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11 Ott 2022

Le incantevoli nozze di Justin Alexander

Justin Alexander, CEO del marchio americano di abiti da sposa che porta il suo nome, ha sposato l’affascinante Kelsey Turchy con un’indimenticabile cerimonia che si è tenuta tra i colli toscani, lo scorso 30 settembre.

Famoso per i suoi abiti dal taglio classico e senza tempo in mikado, crêpe e satin, ma anche per i modelli romantici e vaporosi di tulle, chiffon e pizzo, il marchio Justin Alexander si distingue anche per la qualità di ricami, pizzi e applicazioni preziose.

La cena di Benvenuto

Le celebrazioni del matrimonio, organizzato sull’intero weekend, sono partite con una accogliente cena di benvenuto, organizzata nel suggestivo Borgo di San Luigi. Qui gli ospiti hanno potuto assaporare la qualità dei vini toscani e godere di autentica musica italiana dal vivo. Spazio a un’atmosfera rilassata dove gli invitati hanno socializzato e brindato ai futuri sposi.

Per questa cena, Kelsey è apparsa radiosa e sofisticata nell’elegante completo della collezione Viktor & Rolf.

Il giorno del Sì

Per la cerimonia nuziale, gli sposi hanno scelto il Castello di Celsa a Siena per un pieno di romanticismo in questa magica location del tredicesimo secolo. Per il Sì, gli sposi hanno optato per una terrazza con vista incantevole sul paesaggio toscano: da togliere il fiato!

La sposa per giurare amore eterno ha preferito un abito sposa personalizzato Justin Alexander dove il pizzo è protagonista con i suoi decori floreali. L’effetto tattoo è sensuale e romantico al tempo stesso, per una sposa moderna e raffinata. Il velo è lungo per un twist romantico, perfettamente in linea con la location.

Justin Alexander

Per il ricevimento, dove i sapori toscani sono stati i protagonisti del catering firmato Guidi Lenci, la sposa ha sorpreso il suo amato scegliendo Bobbie, l’abito preferito di Justin della collezione Justin Alexander Signature. Scollo a barchetta e spacco profondo: la sposa anche qui ha stupito tutti per eleganza e delicatezza.

Justin Alexander
Justin Alexander
Justin Alexander

Infine, cambio d’abito per il party e per le danze con un abito sposa corto sempre custom-made Justin Alexander. La scelta perfetta per abbracciare una sensazione di libertà e disinvoltura.

Il giorno dopo

Per il giorno seguente, gli sposi hanno voluto intrattenere gli invitati con un gustoso wedding brunch, dal contesto più informale e dall’atmosfera rilassata.

Per l’occasione la sposa ha scelto un look casual-chic, sempre firmato Justin Alexander, composto da gonna in pizzo a sirena e crop top con mezza manica.

In piena tendenza bridal 2022-2023, il taglio crop invade le passerelle bridal e con i suoi seducenti spiragli che mostrano la pelle è la soluzione perfetta per la bella stagione. Per un tocco irresistibile di sensualità.

Congratulazioni Mr & Mrs Warsaw!

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Crediti

  • Groom: @justwars 
  • Bride: @kelseyturchi  
  • Photography: @davidbastianoni @alessiafrancophotographer 
  • Catering: @guidilencicatering 
  • Florals: @flowersliving 
  • Bride Hair & makeup: @cheriespisso 
  • Welcome party HMU: @giuliaditerlizzi 
  • Entertainment/sound/lighting: @kaleydo.official 
  • Video: @waterfallvisuals_videography 
  • Planner: @primaveradreams  
  • Planning Assistant: @dianadaros 
  • Wedding venue: @castellodicelsa 
  • Welcome party: @relaisborgosanluigi 
  • Stationary/illustrations: @loinlondon 
  • Bride’s Welcome party outfit: @viktorrolfmariage 
  • Bride’s ceremony look: custom @signaturebyja @justinalexander with handwritten notes by Justin on dress and veil 
  • Bride’s reception look: modified Bobbie by Justin Alexander Signature (designed by Justin and his favorite dress as a surprise by Kelsey) 
  • Bride’s party dress: custom @signaturebyja @justinalexander 
  • Bride’s brunch look: custom @bylillianwest 
  • Bride’s shoes: @renecaovilla @manoloblahnik 
  • Bride’s Rings: @castlecouturejewelers 
  • Groom’s Ring: @wardstrootman 
  • Robes: @floranikrooz 
  • Bridesmaids: @dessygroup 
  • Tuxedo: @RalphLauren  
  • Groom’s shoes: @louboutinworld and Jordan’s x Travis Scott

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A cura di Michela Peletti

michelapeletti