Trends

28 Ott 2021

Davide Bonaiti: l’arte di “rubare” i momenti migliori

Fotografare è un’arte a tutti gli effetti, il miglior strumento per immortalare un attimo e renderlo eterno. All’interno di un matrimonio, la fotografia è centrale: deve catturare sempre più le emozioni, la gioia, gli sguardi e i sorrisi, deve trasmettere la passione e l’unione, deve parlare di sentimenti.

Abbiamo incontrato Davide Bonaiti di Bonjour, esperto professionista appassionato di scatti reportage, alla ricerca costante di nuove prospettive, amante delle foto di coppia che raccontano una complicità, quelle degli sguardi rubati tra sposo e sposa, quelle che parlano di Amore vero. Il Bianco e nero è una delle sue firme per un approccio più cinematografico e un servizio dal taglio autoriale.

Davide Bonaiti

In una realtà sempre più digitale e in continua evoluzione, scopriamo insieme la sua visione fotografica del matrimonio per un approccio sempre più vicino ai mondi dell’arte e della moda.

Davide Bonaiti

Come descriveresti il modo di fare fotografia in un matrimonio di Davide Bonaiti?

“Direi che per il 90% dell’evento scatto reportage, il restante 10% è fotografia “posata”. Nasco come fotoreporter, nei primi tre anni da fotografo mi sono occupato di reportage di viaggio, quindi è un know-how che amo molto e mi appartiene. Fare reportage significa essere come un fantasma, “rubare” i momenti. Dopo le prime ore la gente non deve più fare caso alla presenza del fotografo. Deve diventare invisibile, alla stregua di un invitato. Credo che solo così si possano catturare prospettive inaspettate e interessanti. Sono alla continua ricerca di una visione alternativa, un dettaglio, uno sguardo inaspettato …”

Davide Bonaiti
Davide Bonaiti

E la fotografia “posata”? Cosa ci racconti?

“Per quanto mi riguarda è come se stessi facendo un editoriale moda, l’altra sfera del mio lavoro da cui prendo ispirazione per la fotografia matrimonio. Cerco scorci interessanti e faccio posare gli sposi lavorando con loro nella maniera più naturale possibile. Voglio ottenere una foto che possa sembrare spontanea e mai posata. Voglio che si divertano, non cerco mai delle posizioni statiche ma piuttosto dinamiche. L’idea è che devono sentirsi bene, a loro agio. Le foto devono sembrare rubate, anche se non lo sono. 

Grazie al digitale, ho la possibilità di mostrare alcune foto agli sposi subito dopo averle scattate. Io mi diverto a scattare e loro si divertono a giocare con me perché vedono già quale potrebbe essere il risultato finale!”

Davide Bonaiti

Come ti piace che sia il rapporto con le coppie che si rivolgono a te?

“Sin dai primi scatti cerco di essere empatico e di fare sentire a loro agio gli sposi. Questa è una parte fondamentale del mio lavoro, perché non mi sto rivolgendo a modelli professionisti e voglio che loro si comportino nel modo più naturale possibile: chiacchierando tra loro, camminando mano nella mano, raccontandosi cose o semplicemente guardandosi”

Davide Bonaiti

Il tuo modo di lavorare è cambiato negli anni?

“Cerco sempre una mia evoluzione personale. Cambia il mio modo di fotografare semplicemente perché il mio gusto si evolve e cambia nel tempo. Mi occupo di matrimoni di fascia alta e la tendenza è quella di far avvicinare sempre più il mondo fashion a quello del wedding.”

C’è un momento particolare del matrimonio che preferisci immortalare?

“Ogni matrimonio ha qualcosa di diverso e particolare anche se lo schema è apparentemente uguale. 

Ho la fortuna di assistere a matrimoni che sono sempre molto curati. Mi capita di trovare una luce fantastica e innamorarmi della location in cui si prepara la sposa, altre volte il momento che prediligo è l’ingresso in chiesa. Probabilmente le foto che preferisco sono quelle più intime di coppia, gli sguardi rubati tra sposo e sposa. Questi sono gli scatti che mi emozionano di più.”

Ultima domanda: l’album di nozze, per te, è ancora importante?

Sono un fautore della foto stampata. Henri Cartier-Bresson diceva che la foto non esiste se non viene stampata e mi riconosco pienamente in questa citazione. Vedere una foto stampata è diverso da vederla sullo schermo di un computer. Se la foto è stampata bene su carta che ne restituisca il valore, l’emozione è totalmente diversa.”

Quindi qual è il consiglio di Davide Bonaiti per le coppie?

“Scegliere cento foto, stamparle e conservarle! Anni dopo, quando le riguarderete, l’emozione sarà decisamente più bella piuttosto che ricercarle nella galleria del telefono tra tante altre!”

Davide Bonaiti

___

Contatti:

http://www.bonjour.photo

Instagram: @bonjour.photographers

www.davidebonaiti.com 

Instagram: @davidebonaiti 

michelapeletti